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Provincia di Catania: Da lunedì al cinema con la Provincia

20 Ago

Dieci film per 150 anni.

Qual’è il Senso della rassegna cinematografica “Unità d’Italia. Italiani ieri e oggi”, che organizzata dal Servizio “Politiche culturali” e dal Servizio “Turismo” della Provincia regionale di Catania, utilizzando i servizi della Cinestudio s.r.l., prende il via il 22 agosto, con proiezioni nell’ Anfiteatro delle Ciminiere, di viale Africa, Catania, tutte le sere, fino al 31 agosto, alle ore 21?

All’interno dell’edizione 2011 di Etnafest che, non a caso, ha nel suo stesso logo un esplicito richiamo alle tre bandiere tricolori, simbolo della celebrazione dei 150 anni della nostra Unità nazionale, la Provincia regionale di Catania ha voluto rendere omaggio, festeggiando se stessa nata pure il 1861, alle radici della nostra Storia e della nostra identità nazionale.
Non c’è, forse, modo o maniera migliore per farlo che raccontare, attraverso dieci film, non necessariamente i più visti o famosi, “come eravamo” noi italiani e come siamo diventati, come siamo oggi.
Il Cinema, infatti, nato poco più che tre decenni dopo l’Italia unita, può permetterci, con mirabile sintesi creativa, una lettura sia analitica e critica, nelle sue forme più artistiche, elaborate e impegnate, dei limiti e delle contraddizioni del nostro processo unitario (per es. Allonsanfan e Noi credevamo) e, nel registro leggero, ma non per questo superficiale, della giovane commedia, una divulgativa e accattivante denuncia, piena di amara e sarcastica ironia, del preoccupante stato di crisi a cui siamo giunti (Benvenuti al sud, Che bella giornata, Qualunquemente, tutti film di quest’anno).

La rassegna è idealmente suddivisa in due parti: i primi sei film, da lunedì 22 agosto con Allonsanfan, a sabato 27 agosto con Noi credevamo, raccontano e mostrano le esaltanti vicende del nostro Risorgimento, partendo addirittura dalla straordinaria, ma effimera esperienza della Repubblica Napoletana nel 1799 sino al trionfo del trasformismo con Crispi, magnificamente interpretato da un grande Luca Zingaretti nei panni del politico siciliano nel film di Martone. Le due perle assolute della rassegna sono il classico Senso di Visconti, che testimonia la crisi di una società (la vecchia, aristocratica) che agisce a fianco e dentro la Storia, senza però riuscire a incidere e parteciparvi e 1860, capolavoro di Blasetti, film risalente al 1934 e considerato tra gli antesignani e anticipatori di quel genere, il neo-realismo, che ha rappresentato l’età d’oro del cinema italiano qualche lustro più tardi.

La seconda parte inizia con Basilicata coast to coast, domenica 28 agosto. Certamente il passaggio dal melodramma di Visconti, esaltato dalle musiche di Verdi, alla piccola band di provincia lucana è molto forte…eppure, nella scelta dei quattro non più giovanissimi amici lucani c’è, forse, la metafora dell’intera rassegna: la loro incredibile decisione di percorrere a piedi, in dieci giorni (come quelli di questa rassegna) i cento km che separano le due coste della piccola regione meridionale, rappresenta l’ideale viaggio di riflessione e ricerca che l’intero popolo italiano dovrebbe, se non ora, quando? decidersi a fare, per capire e chiedersi “da dove veniamo e dove andiamo”, cercando, come i quattro musicisti, nel loro cammino, di ritrovare un Senso, forse perduto.
Come da copione, le comiche finali. Negli ultimi tre giorni della rassegna, infatti, si ride, anche se talvolta con amarezza, dei nostri più triti luoghi comuni geo-antro-psico-linguistici (Benvenuti al sud, Che bella giornata) e della deriva “qualunquistica” che potrebbe incombere a fronte di una disarmante e invadente marcia trionfale di volgarità, ignoranza, malaffare, clientelismo e “quant’altro” come sembra volerci avvertire un Antonio Albanese, apparentemente al di sopra delle righe, ma, forse, al di sotto di una sempre più stupefacente realtà italiana.

Programma RASSEGNA CINEMATOGRAFICA

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